Halepas

Bologna, Arena del Sole, 14-15 ottobre 2022

Una tragedia musicale contemporanea, un’opera visiva e sonora post-pop basata sulla storia sconosciuta de “l’Auguste Rodin di Grecia”.

spettacolo in greco sovratitolato in italiano e inglese

Bologna, Arena del Sole 
14 ottobre ore 21.30
15 ottobre ore 20.00

durata 1 ora e 15 minuti
Prima nazionale

 

halepas @andreas simopoulos

Regia Argyro Chioti
Libretto The Boy 
Ideazione e direzione di scena Argyro Chioti 
Composizione musicale e sound design Jan Van Angelopoulos 
Scena e costumi Efi Birba
Luci Tasos Palaioroutas 
Training fisico Chara Kotsali 
Consulente drammaturgico Efthimis Theou
Collaboratore artistico Nefeli Gioti
Supervisore tecnico del suono Nikos Kollias
Cura della produzione Maria Dourou / VASISTAS 
Con Georgina Chriskioti, Simos Kakalas, Chara Kotsali, Antonis Miriagos, Giorgos Nikopoulos, Dimitris Sotiriou, Aliki Stenou, Argyro Chioti

Prodotto da ONASSIS STEGI 
Coproduzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Supportato in tournée dall’Outward Turn Program di ONASSIS STEGI

Per la prima volta in Italia, la regista ateniese Argyro Chioti, attiva tra la Grecia e la Francia, si distingue nel panorama teatrale europeo per il suo lavoro su forme sceniche orientate alla poesia e caratterizzate da un’intensa coralità e fisicità.
A VIE 2022 ci presenta il suo ultimo lavoro, una tragedia musicale contemporanea sulla vita e la morte di Yanoulis Halepas, lo scultore greco artisticamente rinato nel crepuscolo dei suoi anni. Figura ascetica della scultura greca, Halepas è stato chiamato da qualcuno “l’Auguste Rodin di Grecia”, e da altri “un santo, un pazzo, un genio, un artista maledetto”.
Attraverso illusioni oniriche, la Chioti affronta il difficile percorso che è stata la vita dello scultore, sempre trascorsa tra silenzio e assurdità, immobilità e creatività. Accanto a lei in questo percorso, due tra i più innovativi artisti greci: il musicista e regista cinematografico The Boy autore del libretto, e il compositore Jan Van Angelopoulos che firma le musiche dello spettacolo. In scena un cast d’eccezione della scena teatrale e cinematografica greca, tra cui gli spettatori di VIE riconosceranno Antonis Miriagos, straordinario interprete di Amor e Encore diretti da Theodoros Terzopoulos nelle edizioni 2016 e 2017.

Yanoulis Halepas nacque nel 1851 in una famosa famiglia di scultori di marmo sull’isola greca di Tinos, nel mezzo del Mar Egeo, tra le lastre di marmo e l’abbondante polvere del laboratorio di taglio della pietra della sua famiglia. All’età di 24 anni, creò il monumento funerario più famoso dell’arte greca moderna: la “fanciulla dormiente”, che si trova nel primo cimitero di Atene. Subito dopo, ebbe un esaurimento nervoso che lo rese inabile per 40 anni. Fu ricoverato in un ospedale psichiatrico e trascorse molti anni in isolamento sulle montagne della sua isola. Solo dopo la morte della prepotente madre “risuscitò”, tornando alla sua arte e alla vita; a 65 anni ha vissuto il suo risveglio spirituale e un rinascimento travolgente che ha caratterizzato la sua vecchiaia. Come lui stesso ebbe a dire: “Il nuovo (vecchio uomo) Halepas ha superato il vecchio (giovane uomo).”

Nell’autunno del 2018, Argyro Chioti si trovava sull’isola di Tinos e soggiornava a Pyrgos, il villaggio di Yanoulis Halepas. Fu allora che iniziò a fare ricerche sulla vita e sul lavoro dello scultore, con l’obiettivo di realizzare uno spettacolo: durante il lockdown, il team creativo di Halepas ha fatto un viaggio di ricerca sulle montagne e nelle cave dell’isola, e alla Scuola di Scultura in Marmo di Pyrgos. Al termine della ricerca, Alexandros Voulgaris (The Boy) ha completato una prima stesura del libretto e Jan Van Angelopoulos ha preparato le prime partiture basate sui suoni derivanti dall’estrazione del marmo.

VIE Festival si concentra sulla creazione contemporanea con l’obiettivo di intercettare nuove identità nel campo dello spettacolo dal vivo. Si svolge annualmente in diverse città della Regione Emilia-Romagna ed è organizzato da Emilia Romagna ERT / Teatro Nazionale.
Il percorso di VIE 22 si snoda attraverso i diversi approcci e stili della scena contemporanea, italiana e internazionale.

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