Marco D’Agostin

Marco D’Agostin è un artista attivo nel campo della danza e della performance, premio UBU come Miglior Performer Under 35. I suoi lavori si interrogano sul funzionamento della memoria, dando vita a dispositivi coreografici che a partire da archivi personali o collettivi cercano di innescare con il pubblico pratiche di partecipazione e immedesimazione. Ha studiato l’intrattenimento come forma di una specifica relazione tra performer e spettatore, prendendone in considerazione le zone d’ombra e i fallimenti come luoghi di luminose rivelazioni.
Dopo una formazione con artisti di fama internazionale (Yasmeen Godder, Nigel Charnock, Emio Greco), ha iniziato la propria carriera come interprete, danzando per, tra gli altri, Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Alessandro Sciarroni, Liz Santoro, Iris Erez, Sharon Friedman, Tabea Martin.
Dal 2010 ha approfondito le tematiche legate alla pratica e alla ricerca coreografica con, tra gli altri, Rosemary Butcher, Peggy Olieslaegers, Guy Cools, Lucy Cash, Ginelle Chagnon. È stato invitato come coreografo ospite in molti progetti internazionali: ChoreoRoam Europe (mentoring di Rosemary Butcher), Act Your Age (mentoring di Wendy Houstoun/DV8), CD16/partnership con SNDO School in Amsterdam (mentoring di Katarina Bakatsaki), Triptych/partnership con Circuit-Est di Montréal e The Dance Centre di Vancouver (mentoring di Ginelle Chagnon).
Ha presentato i propri lavori nei principali festival e teatri europei (Rencontres Chorégraphiques de Seine-Saint-Denis, Théatre de La Ville a Parigi, Les Brigitines a Bruxelles, The Place Theatre in London, Sala Hiroshima a Barcellona, e nei festival Santarcangelo, Romaeuropa, VIE, Torinodanza, OperaEstate…).
È stato per due volte tra le Priority Company del network europeo Aerowaves.
The Olympic Games, creato in collaborazione con Chiara Bersani, è stato co-prodotto da K3|Tanzplan (Kampnagel, Amburgo) e dal progetto europeo BeSpectACTive.
Nel 2018 ha debuttato con due lavori: Avalanche (co- prodotto da Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis, CCN di Nantes e Marche Teatro), e First love, una commissione di Torinodanza e Malraux, Scène Nationale Chambéry-Savoie.
Dal 2019, su invito di Boris Charmatz, è uno dei 20 danzatori del progetto XX DANCERS FOR THE 20TH CENTURY, per il quale interpreta il repertorio Schuhplattler dallo spettacolo Folk-s di Alessandro Sciarroni.
Nel 2020 è stato invitato da Marie Chouinard, direttrice della Biennale Danza di Venezia, a realizzare una nuova creazione per i danzatori di Biennale College. Nell’estate 2021 ha debuttato con due nuove creazioni: BEST REGARDS (nomination Premio UBU 20/21 come miglior spettacolo di danza), di cui ERT è coproduttore, e SAGA, realizzato con il supporto del prestigioso
programma New Settings della Fondazione Hermes, nell’ambito del Festival parigino Rencontres chorégraphiques de Seine-Saint-Denis.
Marco D’Agostin è uno dei fondatori di VAN, organismo di produzione della danza riconosciuto e sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Italiano dal 2015. È stato inoltre il protagonista maschile del pluripremiato film “I giorni della vendemmia” (menzione speciale della giuria ai Rencontres du Cinéma Italien de Grenoble, 2011).
Premi principali: Concorso (Re)connaissance, 2° premio, Grénoble (F) 2017; Premio UBU, miglior performer under 35, 2018; BeFestival Prize, 2017 (UK); Premio Prospettiva Danza, 2012; Menzione Speciale Premio Scenario, 2011; Premio Gd’A Veneto, 2010.
Repertorio:
Saga (2021) / Best Regards (2021)
Avalanche (2018) / First Love (2018)
The Olympic Games (2017)
Everything is ok (2015)
L’Isole di Bouvet (2015) / Last day of-all (2013)
Per non svegliare i draghi addormentati (2012)
Viola (2010)

VIE Festival si concentra sulla creazione contemporanea con l’obiettivo di intercettare nuove identità nel campo dello spettacolo dal vivo. Si svolge annualmente in diverse città della Regione Emilia-Romagna ed è organizzato da Emilia Romagna ERT / Teatro Nazionale.
Il percorso di VIE 22 si snoda attraverso i diversi approcci e stili della scena contemporanea, italiana e internazionale.

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